La luce del mondo
( Giovanni 8)
I Farisei e gli Scribi cercavano un mezzo per sorprendere in fallo Gesù contro alla Legge. Questa opportunità venne loro data, alla scoperta della donna adultera. Alle loro incalzanti domande Gesù rispose: “Colui di voi che è senza peccato getti il primo la pietra contro a lei”. Secondo la Legge , quell’infelice doveva essere lapidata. Quegli uomini, che pure si studiavano a stretta osservanza della legge ed a santità, furono messi sottosopra da quella Voce e da quelle parole. Lo Spirito Santo li illuminò: Nessuno si sentì senza peccato e in diritto di procedere alla esecuzione, ma, cominciando dal più vecchio al più giovane, tutti uscirono fuori del Tempio, e Gesù fu lasciato solo con la donna. Dopo le parole di pietà e perdono e l’esortazione a non peccare più, Gesù di nuovo parlò a coloro che assistevano alla scena: “ Io sono la Luce del Mondo, chi mi seguita non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita”.
In quell’ora, la Luce del mondo, Gesù Cristo, aveva illuminato quegli accusatori, convincendoli di peccato, e sì che si credevano santi (Fariseo – santo, separato). Se tali avessero seguito Gesù, sarebbero stati sempre più illuminati su loro stessi ed affrancati. Chi davvero seguita Gesù non può rimanere nell’ignoranza circa se stesso, ma viene scoperto, illuminato sino a divenire ancora lui estensione della Luce: “Voi siete la luce del mondo; la città posta sopra un monte non può essere nascosta” (Matteo 5:14), perché ha in Lui la vita di Gesù Cristo, e perciò la luce della Vita.
Abbiamo, per lungo tempo, creduto che queste parole del Signore fossero per i peccatori riconosciuti, i mondani ed in una certa misura sono pure per loro, ma esse sono particolarmente per coloro che già hanno avuto il perdono dei loro peccati. Gesù li invita a seguirlo, cioè, a camminare sulle Sue tracce, ad andare ovunque Egli va, a rimanere sempre con Lui.
Tali, nella presenza della Luce che li porta ad un continuo confronto fra loro stessi ed il Perfetto, vengono a conoscere, sino all’estremo, gli abissi dell’anima loro, per essere affrancati e, spogliando la “Vecchia natura”, rivestono quella del Figliuolo di Dio. Alleluia, Amen.
A.C.